mercoledì 7 dicembre 2016

La Donna stellata dell'Apocalisse.


*Foto, affresco di Agostino Comerio da Locate - Como - 1824, Volta sopra l'altare.

Apocalisse 12,1/2 -   E un segno grandioso apparve nel cielo: una donna vestita di Sole, con la Luna sotto i suoi piedi e una corona di dodici stelle sul suo capo: aveva [ un bimbo] nel seno e gridava in preda alle doglie e al travaglio del parto .

Apocalisse 12, 3/4 - E un altro segno apparve nel cielo; ecco: un grosso dragone, rosso vivo con sette teste e dieci corna. Sulle teste vi erano sette diademi; la sua coda si trascinava dietro la terza parte degli astri del cielo e li precipitava sulla terra.

Il dragone si pose di fronte alla donna che era sul punto di dare alla luce il suo bimbo, per divorarlo non appena fosse nato.

Apocalisse 12, 5/6  - Essa quindi diede alla luce un figlio, un bimbo maschio, quello che era destinato a governare tutte le nazioni con verga di ferro. Ma poi fu rapito il figlio di lei verso Dio, verso il trono di lui; mentre la donna riparò nel deserto, dove ha un luogo preparato da Dio, per esservi nutrita per lo spazio di milleduecentosessanta giorni.   

Interpretazione...
come è noto l'Apocalisse si può interpretare su vari piani di interesse, e sono tra di loro armonici e funzionali.
Non c'è dubbio che si parla di una "immacolata concezione"...anche se poi tale dogma è stato proclamato da Papa Pio IX, l'otto dicembre del 1854 con  bolla Ineffabilis Deus che sancisce come la Vergine Maria sia stata preservata immune dal peccato originale, fin dal primo istante del suo concepimento. 

Tale dogma riguarda quindi il peccato originale con cui tutti gli uomini nascono, e solo la Madre di Cristo ne fu esente.


Se vediamo la Donna in cielo...altro non è che un tipo di allegoria che ci aiuta a comprendere le finalità di un cammino spirituale, Colei è il fine...che splende delle sue qualità luni-solari e stellari...cioè "il nostro futuro cielo" ( il fine come conquista di una coscienza superiore) difatti per cielo si intende una nuova visione della vita caratterizzata da un traguardo da acquisire, e in questo caso a reintegrarci dal peccato originale, come una riconquistata coscienza che si deteneva prima della cacciata dal paradiso...!


Ma le difficoltà per una simile meta  non sono poche...( le grida del parto) ci sono sempre oppositori...dentro e fuori noi stessi, per fare un esempio curiosamente lo troviamo nel racconto di Siddharta del suo risveglio, e cioè che non può più commettere l'errore di pensare come esistente qualcosa che non c'è. 


Difatti le illusioni nel comprendere e credere, che la materia sia l'unica sostanza esistenziale della vita, ci fa mettere sempre dinanzi a noi una copia "perfetta" di noi stessi come vera e unica realtà".


Conviviamo con un doppio di noi stessi...riuscendo ad arrivare alla meta quale Immacolata Concezione quando spirito e materia saranno dentro di noi come una realtà di come sono, nel "cielo".


E "saremo rapiti" nel (deserto) fuori dal coinvolgimento della materia...e nutriti dall'insegnamento dello spirito, il figlio altro non è che la rinascita, in noi avvenuta.

#BloggerLanciascudo














MENTE ANALOGICA, "cavallo di troia per aggirare ciò che sembra logico."

  “La verità  è  nel fondo di un pozzo: lei guarda in un pozzo  e  vede il sole o la luna; ma se si butta giù  non  c' è  più né sole né...