"Sento che la "realtà" è diventata qualcosa di astratto per tante persone negli ultimi 20 anni.
Le cose che consideravamo verità sembrano essersi dissolte, ed è quasi come se pensassimo post-filosoficamente ora. Non c'è più nulla su cui contare.
Nessuna conoscenza, solo l'interpretazione da cui veniamo bombardati ogni giorno.
La conoscenza sembra essere stata lasciata indietro e abbiamo la sensazione di stare alla deriva in mare aperto.
Non c'è niente a cui aggrapparsi e, naturalmente, le circostanze politiche spingono quella barca sempre più al largo." -
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Sembra ieri, è il mio pensiero nelle circostanze dell'oggi, un vissuto che si tramanda e si srotola, enunciando quelle verità che la coscienza silente per natura se non "viene disturbata", non ti fa comprendere un vivere del tempo, dove sei attore delle tue pulsioni di vita.
Si è come sdoppiati, estraniati dalle conseguense delle logiche che la coscienza può offrirti, ma si è circondati da interpretazioni del cosa fare, di un volere, dove la Matrix la fa da padrona.
La Matrix... è quel potere di sistema, per far germogliare "concetti anche filosofici" atti a non farti fare nessun cambiamento, nascondendo una verità che pensavi assodata, e si rientra nel gioco delle sue conformità o strutture di vita, dalle quali volevi uscire.
Ma non tutti e non sempre, seguono questo filone di ragionamento mentale, della mente inferiore, c'è chi si tiene ben stretto quel volano energetico di cui prende coscienza, e con amore, o anche non sapendolo, si affaccia oltre quella deriva, dove scopre le "cause e gli effetti" di tutto ciò che è concatenato con la vita, ovvero con l'eterna manifestazione della creazione.
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