giovedì 10 gennaio 2019

La tempesta dell'anima quando si risveglia...

La Tempesta di William Shakespeare


«Siamo fatti anche noi della materia di cui son fatti i sogni; e nello spazio e nel tempo d'un sogno è racchiusa la nostra breve vita.»
(Prospero: atto IV, scena I.) Dalla TEMPESTA di William Shakespeare
Cosa si intende oltre il tratto poetico cosi ancestrale, cosa possiamo pensare se non che il sogno è quell'aspetto misterioso che invade la nostra vita, enunciando nel poi anche cambiamenti nel nostro stile di vita. Due vite… si potrebbe pensare, ma se prendiamo per un attimo un esempio rovesciato… e cioè anche la vita è un sogno ? Siamo sicuri che le parole del Poeta non vogliono metterci su una strada ardua... ma praticabile dalla nostra psiche, in definitiva lo dice "chiaramente... tutto di noi è energia", per questo possiamo ipotizzare per "assurdo" che il sogno e la vita sono un unicum ma con compiti operativi diversi…  a volte intercambiandosi, altre volte affiancandosi,  con finalità che possono trovare un fine comune, - ampliamento di  coscienza -. La ricerca del Se direbbero in Oriente, noi diciamo il nostro Spirito. Questo è il punto di una frase messa li nella "Tempesta" dalla potenza dell'anima, quando cerca il riscatto di una coscienza piena, del nostro vero mito, noi stessi, (ma creati ad immagine e somiglianza di Dio) che attrae cuore e mente, e che nel sogno della nostra vita ne sentiamo tutto il tormento come metamorfosi trascendente. Noi siamo un coacervo di situazioni… ma tutti della stessa materia… la cura dello studio porta a questi risultati, non "eclatanti" ma di una leggerezza e di tenero amore per Dio, Padre e Madre della nostra Anima, che permette questa esistenza di studio. Giorgio Lanciascudo Scrittore #Blogger

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MENTE ANALOGICA, "cavallo di troia per aggirare ciò che sembra logico."

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